Carissimi lettori ed amici,
Oggi voglio presentarvi un altro argomento molto interessante: ESPRESSIONI FACCIALI E MESSAGGI SUBLIMINALI. Ovviamente e' solo un piccolo articolo che non vuole essere esaustivo ma solo incuriosirvi e forse di più...
PAUL EKMAN E LE ESPRESSIONI FACCIALI
CALIBRAZIONE
Attraverso la calibrazione prendo «le misure» della comunicazione
del mio interlocutore. E’ un processo di osservazione attento che ci permette
di crearci una mappa dello stato dei 3 livelli di linguaggio del nostro
interlocutore.
Verbale
• Parole calde • Valori • Credenze • Criteri
Paraverbale
• Tono • Volume • Ritmo • Pause
Non Verbale
• Gestualità • Mimica facciale •Movimenti oculari • respirazione
Questo psicologo americano racconta di essere stato in un remoto villaggio sulle alture della Papua Nuova Guinea per studiare gli abitanti del posto e verificare se fosse possibile riscontrare anche tra loro le stesse emozioni provate da altri popoli. Gli indigeni, alla vista di Ekman che mangiava del cibo a loro sconosciuto rimasero stupiti. In particolare uno di loro rimase a guardare Ekman con una particolare espressione. Lo studioso entusiasta della loro reazione, fotografò l’espressione di disgusto evidenziata sul volto di questo membro della tribù e scrisse: “La fotografia illustra che l’uomo è disgustato dalla vista e dall'odore del cibo che io consideravo appetitoso” Questo è solo uno dei tanti esempi riferiti dallo scienziato. Fu proprio seguendo questa Tribù che Ekman poté notare come le espressioni di base fossero universali perché riscontrabili in popolazioni diverse, anche in quella dei Fore che è isolata dal resto del mondo. Così decise di stilare una lista di emozioni divise in primarie e secondarie.
LE EMOZIONI
PRIMARIE
• Rabbia, generata dalla frustrazione che si
può manifestare attraverso l’aggressività;
• Paura, emozione dominata dall'istinto che
ha come obiettivo la sopravvivenza del soggetto ad una situazione pericolosa;
• Tristezza, si
origina a seguito di una perdita o da uno scopo non raggiunto;
• Gioia, stato d’animo positivo di chi
ritiene soddisfatti tutti i propri desideri;
• Sorpresa, si
origina da un evento inaspettato, seguito da paura o gioia;
• Disgusto,
risposta repulsiva
• Disprezzo,
sentimento e atteggiamento di totale mancanza di stima e disdegnato rifiuto
verso persone o cose, considerate prive di dignità morale o intellettuale
LE EMOZIONI
SECONDARIE
– allegria,
sentimento di piena e viva soddisfazione dell’animo;
– invidia, stato emozionale in cui un soggetto
sente un forte desiderio di avere ciò che l’altro possiede;
– vergogna,
reazione emotiva che si prova in conseguenza alla trasgressione di regole
sociali;
– ansia, reazione emotiva dovuta al prefigurarsi di un pericolo ipotetico, futuro e distante;
– rassegnazione, disposizione d’animo di chi accetta pazientemente un
dolore, una sfortuna;
– gelosia, stato emotivo che deriva dalla paura
di perdere qualcosa che appartiene già al soggetto;
– delusione,
stato d’animo di tristezza provocato dalla constatazione che le aspettative, le
speranze coltivate non hanno riscontro nella realtà.
- speranza,
tendenza a ritenere che fenomeni o eventi siano gestibili e controllabili e
quindi indirizzabili verso esiti sperati come migliori;
– perdono,
sostituzione delle emozioni negative che seguono un’offesa percepita (es. rabbia, paura) con
delle emozioni positive (es. empatia, compassione);
– offesa, danno morale che si arreca a una
persona con atti o
con parole;
– nostalgia,
stato di malessere causato da un acuto desiderio di un luogo lontano, di una cosa
o di una persona assente o perduta, di una situazione finita che si vorrebbe
rivivere;
– rimorso, stato di pena o turbamento
psicologico sperimentato da chi ritiene di aver tenuto comportamenti o azioni
contrari al proprio codice morale;
• Le emozioni primarie sono emozioni universali e innate
• Le emozioni secondarie invece sono più complesse e
frutto di influenze ambientali e socioculturali
• L’espressione delle emozioni avviene tramite l’attivazione
di determinati muscoli. L’uomo possiede l’abilità nel controllo delle
espressioni facciali, tramite 46 muscoli che
risultano il principale vettore di comunicazione emozionale.
• Seppure l’uomo possa adottare una particolare espressione facciale volontariamente, esistono due diversi circuiti nervosi per i muscoli facciali, di cui uno involontario.
• L’attivazione di una particolare emozione è in grado di attivare anche i circuiti involontari, per questo motivo è impossibile negare completamente l’espressione di una emozione: alcuni muscoli si attiveranno comunque, anche se magari solo per un breve istante.
MICRO-ESPRESSIONI
FACCIALI
E’ nato così lo studio delle micro-espressioni.
Una micro espressione è una rapida, involontaria espressione che appare sul viso quando si cerca di mascherare o celare una emozione. Normalmente appare in situazioni stressanti, quando si ha qualcosa da guadagnare o perdere. Ovvero quando si mente o si inganna. Le micro espressioni appaiono per 1/25 di secondo e ci rivelano la vera emozione della persona sotto la sua facciata.
LO STUDIO
DELLE ESPRESSIONI
Esistono due metodi per lo studio
dell’espressione facciale delle emozioni
1. Metodo delle componenti: si cerca di individuare in modo analitico i movimenti
mimici che contribuiscono a determinare una certa espressione facciale
2. Metodo del giudizio: si sottopone alla valutazione di «giudici» una
espressione emozionale per ottenere l’interpretazione e il riconoscimento
dell’emozione manifestata. Il metodo analitico più noto è il FACS – FACIAL
ACTION CODING SYSTEM realizzato da Ekman e Friesen
TECNICA
FACS
• La tecnica FACS si usa attribuendo
una combinazione di codici corrispondenti a determinati micro-movimenti facciali
(chiamati Action Unit) effettuati dalla persona. A livello opzionale è inoltre
possibile siglare un’intensità del movimento. La combinazione di questi
movimenti può portare a una successiva decodifica ovvero a una “traduzione” del
codice in un significato prevalentemente emotivo e solitamente inconscio.
• Nei contesti giuridici e investigativi: la cross-examination, l’interrogatorio, la perizia, ma anche un semplice colloquio col cliente nel contesto giuridico può essere migliorata dall'analisi standardizzata delle micro-espressioni facciali. Le micro-espressioni facciali infatti, data una certa comunicazione, aggiungono sempre ulteriore materiale di analisi che può essere sapientemente utilizzato per formulare domande di approfondimento e di investigazione.
MICRO-SEGNALI
SUBLIMINALI
Più della metà della nostra
comunicazione appartiene al mondo non verbale. Bisogna tenere d’occhio le
incongruenze tra ciò che viene detto e ciò che viene espresso con il corpo Es.
movimenti del capo congruenti con il Sì o No o il battito di ciglia.
Tensione – Gradimento – Rifiuto
COSA SONO I
MICRO-SEGNALI SUBLIMINALI?
• MICRO -> Brevi e Piccoli
• SEGNALI -> Sintomi che indicano
qualcosa
• SUBLIMINALI -> Sotto la soglia di
coscienza sia per chi li emette che per
chi li riceve e quindi non gestibili
MICRO-SEGNALI
DI GRADIMENTO
Zona Orale
• Linguino
• Bacio analogico
• Avvicinare le dita alla bocca
• Mordicchiare il labbro
Altre zone del corpo
• Accarezzare i capelli
• Accarezzare il lobo dell’orecchio
• Accarezzare il collo
• Accarezzare le guance
• Accarezzare il mento
Gestione corpo e oggetti
• Portare il busto in avanti
• Avvicinare un oggetto a sé
• Tirarsi su le maniche della
camicia/giacca
• Accarezzare oggetti
• Giocare con l’anello al dito
• Avvicinarsi alle persone
MICRO-SEGNALI DI TENSIONE
• Leggera sudorazione sulla fonte o
sopra il labbro superiore
• Raschietti
• Grattatine (punta del naso tensione massima)
• Battere il tempo con il piede
• Battere le dita sul tavolo
• Gesticolare con occhiali, penne,
oggetti
• Mordicchiare unghie o oggetti
MICRO-SEGNALI
DI RIFIUTO
• Allontanarci da una persona
• Allontanare oggetti
• Spostare il busto
• Spazzolamenti: dei vestiti, su parti del corpo
Come abbiamo
visto, non è semplice vedere le micro-espressioni e né anche i segnali
subliminali, ci vuole allenamento e cosa molto importante l'attenzione; che in
molti articoli ne sottolineo l'importanza in tutti i campi della nostra vita.
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