Cari lettori,
Oggi ho preso un'altra affascinante pratica di magia dal mio “Libro delle Ombre”: La Bottiglia della Strega. Come sempre ognuno è libero di credere in quello che vuole, ma ripeto: se non credi in una cosa non vuol dire che non esista.
Inoltre ci tengo a dire che l’articolo è abbastanza utile per avvicinarsi a questa pratica e quindi vi chiedo sempre di utilizzare le conoscenze apprese sempre per il bene altrui e rispettando il libero arbitro di tutti.
La Bottiglia della Strega
È uno dei più antichi sortilegi conosciuti. Questa pratica affonda le radici nella
stregoneria europea, con modelli simili a quelli rintracciati in altre parti
del mondo, al punto da essere ampiamente nota e diffusa anche fuori dall'Inghilterra, ritenuta la patria di questa tecnica. La bottiglia della strega nasce come
protezione soprannaturale contro la stregoneria e le entità malvagie che
popolavano il mondo antico. Abbiamo tracce delle bottiglie delle streghe fin dal XVII secolo, epoca a
cui risale la prima descrizione di questo oggetto creato con il preciso scopo
di fornire protezione contro la magia nera, anche se la tradizione ebbe
probabilmente origine almeno nel XVI secolo.
A cosa serve?
Seguendo le tradizioni più
antiche e testimoniate, le bottiglie della strega venivano usate per:
- Proteggere il
possessore o l’abitazione,
- Respingere o prevenire aggressioni magiche,
- Intrappolare spiriti malevoli,
- Maledire
- Guarire
(raramente)
Il contenuto della bottiglia
Per quanto riguarda il
contenuto caratteristico delle bottiglie delle streghe non c’è niente da
scoprire e inventare, dato che archeologi illustri hanno provveduto ad
analizzare il contenuto di diversi esemplari.
Gli ingredienti della
bottiglia della strega potevano variare in base alla località. Seguendo la tradizione e le scoperte fatte, si
scelgono gli elementi utili ai propri scopi, secondo il valore simbolico e
magico di ciò che è contenuto nelle bottiglie più antiche ritrovate a
Ipswich, Hellincton e Plymouth.
Il primo ingrediente
molto comune sono: spilli, aghi e chiodi (in genere in ferro, dovuta alla tradizione
anglosassone, secondo cui ha il potere di tenere lontano il male) come spine di
biancospino, legni appuntiti, schegge di vetro o vasellame (da intendere come
armi).
Il secondo contenuto
meno frequente ma ugualmente utilizzato erano “I lacci della Strega”, lacci
annodati in sequenza di tre nodi, usati per caricare o fissare un intento o la
ripetizione degli stessi.
In alcuni casi si
usavano anche testi sacri, religiosi come la Bibbia: passi specifici che
avevano una duplice valenza. Il significato contenuto nel testo e per compiere
azioni specifiche in accordo alla persona per cui veniva fatta (Il testimone).
Il terzo contenuto
comune ed indispensabile è Il testimone: oggetti, frammenti di abito o altro
entrati a contatto con la persona, o elementi organici della persona (capelli,
unghie, sangue, sperma, urina, saliva, forse più potenti degli oggetti). Nelle
opere magiche servono a collegare l’incantesimo (intento) al soggetto su cui
deve agire. Dentro le bottiglie della strega ne erano inclusi di vario genere,
a seconda dell’uso. La persona aggiungeva i suoi capelli, o riempiva la
bottiglia con la propria urina, nel caso in cui l’oggetto dovesse proteggerla o
proteggere le sue proprietà e i suoi averi, oppure guarirla o intrappolare il
male o la malattia che l’affliggeva.
Ultima nota sul contenuto: gli elementi che formano il contenuto non sono slegati gli uni dagli altri, ma vanno interpretati come parti funzionali che creano un unico, armonico e singolo incantesimo.

Bottiglia della strega scoperta lungo il Tamigi nel 1926
Il contenitore da usare
Riguardo a quale contenitore usare per creare la Propria bottiglia della strega, quelli tradizionali e più caratteristici sono i vasi di ceramica e terracotta, le bottiglie di vetro di varia fattura e forma, e un tipo di recipiente molto specifico chiamato bellarmine o bartmann jug.
“Qualunque cosa contenga e isoli il contenuto dall'ambiente esterno assolve un ruolo capitale in magia, perché diventa il mezzo nel quale ricreare delle condizioni simboliche, o addirittura un “cosmo in miniatura”, costruito in ogni dettaglio secondo le necessità del praticante.”
Il luogo dove posizionare la bottiglia
La bottiglia non deve
essere tenuta in bella vista o mostrata (prassi valida per
qualsiasi oggetto consacrato alla pratica magica). La bottiglia della strega
veniva quindi seppellita nell'angolo più remoto della proprietà, sotto il
centro della casa o in un posto insospettabile e difficilmente raggiungibile. Veniva
murata nei muri, seppellita sotto gli ingressi delle abitazioni sempre per
delimitare e proteggere i luoghi e le persone.
Bene, finita la parte teorica passiamo alla pratica, vediamo come si costruisce la bottiglia della strega in modo
semplice ma comunque efficace. Ovviamente una mia versione.
Come costruire la propria bottiglia della strega
OCCORRENTE: Una bottiglia (preferibilmente mai usata di vostro gusto), chiodi, spilli, vasellame
rotto, erbe magiche (Alloro, Salvia, Chiodi di garofano, Ortica e Rosmarino), un
laccio si stoffa bianco o verde (o come in alcune versioni insegnatami una
treccia di tre colori: rosso, verde e bianco). Dove sigillare l’intento con
nodi a sequenza di tre. Il testimone (sempre per uso personale e senza mai fare
del male a nessuno), preferendo i liquidi corporei lascio a voi la scelta quale
usare. Vanno bene anche capelli e unghie.
PROCEDIMENTO: Per prima
cosa si cerca un posto tranquillo dove operare indisturbato, si medita e si
imprime l’intento o l’incantesimo. Durante questa operazione si fanno i nodi al
laccio, almeno tre. Si inserisce il laccio nella bottiglia scelta, poi si
continua con le erbe magiche sempre con chiaro l’intento in mente ed infine si inseriscono
le “armi”: chiodi vetri rotti, vasellame rotto etc. Appena fatto tutto si
inserisce il testimone, ripeto sempre farlo per sé stessi, rispettando il
libero arbitro di tutti e non facendo male a nessuno. Adesso la bottiglia è
quasi pronta, bisogna imprimere la propria energia sul tutto o l’energia che
potete incanalare e sigillare la bottiglia, cosa importantissima.
Per sigillare la
bottiglia si eseguono vari metodi, uno che preferisco è: chiudere la bottiglia con
la pellicola di plastica, poi ricoprire con la stoffa di canapa e il laccio con
appeso il nome, poi colare la cera, possibilmente nera, a coprire il tutto in
modo da rendere ermetica la bottiglia.
A questo punto la
bottiglia è pronta, resta solamente posizionarla, come abbiamo visto, in luogo
difficile da trovare e nella propria abitazione.
La validità di questo
incantesimo è pressoché illimitata, basti che resti sigillata e non si rompa e
aggiungo non la si faccia vedere ne toccare a nessuno.
Come sempre nell'etere
delle notizie potete trovare di tutto su questo argomento, con tanti varianti più
o meno validi, l’importante è l’intento, l’intenzione forte e l’energia che gli
conferite.
Prima di concludere
vorrei sottolineare l’importanza di non usare queste conoscenze in modo
scorretto, mai fare del male a nessuno e rispettare il libero arbitro di tutti.
In tutte le opere che si compiono ci sono delle conseguenze che come dimostra
la storia sono sempre catastrofiche se fatte scorrettamente.
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