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Creazione di Profumi Emozionali

L’antica scienza della profumazione per il benessere e la bellezza

Da tempi immemorabili, per realizzare preziose profumazioni, sono state utilizzate le fragranze delle piante aromatiche mescolate in sostanze oleose o in alcool, per produrre mirati effetti fisici e psichici a beneficio di singoli individui e di comunità.

Dagli sviluppi di queste antiche conoscenze nasce l’arte della profumeria e il mestiere del profumiere, chiamato nel Medio Evo con svariati nomi, tra i quali spiccano quelli più famosi di aromatario, muschiere e speziale. Questi esperti, in alchimia vegetale, erano riuniti in corporazioni, che poi daranno origine a quella dei farmacisti, tanto richiesti da nobili, regnanti e dignitari di corte, per la fabbricazione di unguenti, balsami ed essenze profumate personalizzate.

Il profumiere, uomo o donna di medicina, era ed è “l’esperto delle piante aromatiche”, pertanto deve avere un’alta conoscenza fisica e metafisica di elementi sottili e vivificanti rilasciati dalle piante officinali, per poi concentrarli in un profumo che espleti la funzione richiesta.

Il profumiere, grazie alle sue competenze scientifiche, naturalistiche, intuitive e religiose, poteva effettuare formulazioni specifiche.

Per i combattenti, atte ad infondere coraggio e forza; per le funzioni religiose; per rituali di guarigione di tipo sciamanico come la predizione di avvenimenti, il richiamo dientità spirituali, facilitando lo stato di trance e di meditazione; per festività e ricorrenze legate ai cicli della natura, collegate alle stagioni, alla riproduzione, al raccolto, alla prosperità; per gli amanti, desiderosi di trovare l’anima gemella, di sperimentare l’ardore erotico e la sensualità, infondendo sicurezza e fascino.

Alcuni importanti effetti psicologici degli oli essenziali 

Nell’Era Moderna la riscoperta della funzione psichica di riequilibrio e di guarigione degli aromi delle piante va di pari passo con gli sviluppi della MODERNA AROMATERAPIA, originando settori innovativi e specialistici che hanno i nomi di Aromatologia, Psicoaromaterapia, Aromaterapia sottile, Aromaterapia alchemica, ora ampiamente utilizzati e ufficializzati grazie alle ricerche effettuate nel settore delle neuroscienze, della PNEI (Psiconeuroendocrinoimmunologia) e della Fisica quantistica.

Per dare un esempio, riportiamo un semplice riquadro di alcuni elementi di Psico Aromaterapia utilizzati da aromaterapeuti, psicologi, psichiatri, counselor e medici competenti in tale settore o nel settore delle cure palliative, con gli Oli Essenziali:

AGGRESSIVITA’: gelsomino, camomilla romana, rosa, sandalo, ylang-ylang, cedro.

DEPRESSIONE: basilico, benzoino, bergamotto, gelsomino, melissa, salvia sclarea, ylang-ylang, rosa.

DIPENDENZE: gelsomino, rosa, salvia sclarea, patchouli, ylang-ylang.

FREDDEZZA: finocchio, geranio, gelsomino, rosa, ylang-ylang.

IRA: benzoino, camomilla romana, lavanda, mirra, neroli.

ISTERIA: benzoino, camomilla romana, lavanda, maggiorana, salvia sclarea, neroli, ylang-ylang.

MALINCONIA: basilico, bergamotto, pompelmo.

PANICO: geranio, gelsomino, camomilla romana, melissa, salvia sclarea, neroli, rosa.

SHOCK: melissa, neroli, menta piperita.

STRESS: benzoino, bergamotto, finocchio, melissa, salvia sclarea, legno di rosa, sandalo, cedro atlante, cannella corteccia.

TRISTEZZA: bergamotto, pompelmo, melissa, arancio dolce, rosa, salvia sclarea, mirto.

Corrispondenze degli oli essenziali

Nella creazione dei profumi con gli oli essenziali è d’obbligo rammentare le loro antiche corrispondenze, secondo le quali gli oli essenziali possono essere suddivisi in base alla loro funzione energetica e psichica nelle seguenti tre note aromatiche della profumeria classica francese.

NOTE DI TESTA: pompelmo, limone, arancio, menta e verbena.

NOTE DI CUORE: salvia sclarea, ylang ylang, lavanda vera, rosa, gelsomino e neroli.

NOTE DI BASE: tolu, sandalo, vetiver, cedro legno, muschio di quercia e patchouli.

Queste tre note sono rispettivamente collegate all’azione dinamizzante, armonizzante, stabilizzante. Tuttavia, da un punto di vista alchemico, è ugualmente importante suddividere gli oli essenziali nelle caratteristiche che li rendono appartenenti ad uno degli elementi primari dell’alchimia classica e della medicina d’ippocratica memoria, oggi chiamata anche Medicina Tradizionale Mediterranea, in quanto espressioni di uno o più umori, caratteri e temperamenti più comuni:

SANGUIGNO (Aria)

COLLERICO (Fuoco)

MELANCONICO (Terra)

FLEMMATICO (Acqua)

Questi a loro volta sono connessi ai segni o dominanze zodiacali, ai colori, alle stagioni e agli organi vitali.



Esempi di profumi con oli essenziali (1 ml) diluiti in almeno 9 ml di alcool o olio di Jojoba:

Per 10 ml di un profumo femminile, armonico, intenso e dolce O.E. di: bergamotto, salvia sclarea, ylang-ylang, lavanda vera, tolu, gelsomino, rosa, muschio di quercia.
Per 10 ml di un profumo maschile, aspro e fresco O.E. di: pompelmo, limone, neroli, cedro legno, vetiver, sandalo, patchouli.

La creazione dei profumi con gli oli essenziali

La creazione di un profumo naturale è prima di tutto un’arte, non una forma di terapia, anche quando si serve delle conoscenze ottenute nel campo dell’Aromaterapia. Inoltre ha un vantaggio oggettivo rispetto alle profumazioni e ai cosmetici fatti con materiali di sintesi: non contribuisce a creare intolleranze e disturbi a livello dermatologico e neurologico.
Ogni persona avrebbe bisogno di una profumazione unica e personalizzata, adatta a quella fase della sua vita, che rinforzi il suo carattere e la protegga da fattori disarmonici.
In genere i veicoli preferiti nella creazione di un profumo sono alcool alimentare 80% e olio di Jojoba pressato a freddo. Secondo la concentrazione desiderata o meglio necessaria, la percentuale degli oli essenziali disciolti in alcool o olio può variare dall’1 al 25%.
Si consiglia di mantenere gli oli essenziali (O.E.), in un numero variabile tra 5-7-9 che dovrebbero orientare la scelta assortita in note di Testa, di Cuore e di Base. In tal caso ripartiti secondo il volume totale della miscela del 6-10% di Testa, del 1-6% di Cuore, del 3-9% di Base (per 100 ml di olio o alcool, aggiungere da 1% a 25% di O.E.).
Per ottenere una miscela profumata personalizzata, efficace e gradita, serve avere un criterio di coerenza energetica che può riferirsi sia alle 3 note sia ai 4 elementi menzionati, selezionando gli O.E. che possano ristabilire l’armonia nel soggetto. Per abbinare gli oli essenziali più adatti al soggetto, meglio se iniziamo da noi stessi, occorre in parte affidarsi all’intuizione e al proprio olfatto, annotando le reazioni di gradevolezza che si sprigionano da un O.E. per poi selezionarli tra tanti altri.
Secondo la scienza della creazione dei profumi con gli oli essenziali, bisogna conoscere delle regole di composizione e rispettare delle proporzioni numeriche, al pari di una produzione musicale. Perciò occorre tener conto del fatto che O.E. di elementi contrari si riequilibrano e che se c’è la carenza di un elemento è meglio aumentare la presenza di O.E. dello stesso elemento. La profumazione ottenuta dovrebbe essere conservata in un contenitore scuro di vetro da 10 a 50 ml e lasciata maturare per 2-3 settimane prima di essere utilizzata.
N.B: le tabelle descrittive ed altre informazioni di base sono state tratte dal libro “Manuale del Profumo” di Fred Wollner, Colle Val d’Elsa (SI), Ed. Editrice Nuova Fortezza,1996.

Renato Tittarelli, Naturopata e aromaterapeuta

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