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Tè blu o Butterfly pea flower tea

Carissimi lettori ed amici, 

La mia esperienza a Baku è finita, sono rientrato al natio paese con un bagaglio culturale arricchito. Una borsa piena di spezie ed erbe e "trattamenti" da utilizzare in varie circostanze. Oggi vi presento un tè bevuto in un bazar, il tè blu che tè non è. Come al solito a seguire una breve descrizione e uso della pianta. Baci e Abbracci.



Tè blu nasce da un fiore a forma di farfalla

Questo “tè di fiori di pisello è in realtà è una bevanda antichissima, ricavata da un fiore sacro per le donne in India. «In realtà è una tisana» spiega Tiziana Lugli di Erbavoglio (erbavoglio.it), l’erborista bresciana che se ne è innamorata durante un viaggio in Oriente e ha deciso, per prima, di importarlo in Italia. «Non contiene teina e si ottiene per infusione dei petali della Clitoria ternatea, una pianta asiatica della famiglia dei piselli che, in primavera, si riempie di fiori a forma di farfalla, dalle incredibili proprietà coloranti e medicinali».


Il tè blu rilassa e calma la mente

In India questi fiori blu vengono offerti durante le cerimonie per onorare l’energia femminile e, in tutta l’Asia, la tisana che si ricava è uno dei principali rimedi per rilassare la mente, cancellare lo stress e aiutare la remise en forme, con effetti depurativi. «Questa pianta spinge l’organismo a ritrovare il proprio equilibrio» spiega Tiziana Lugli. 

«In Ayurveda si usa per stimolare l’attività cerebrale in modo da alleviare stati di depressione, ansia, agitazione o per combattere l’insonnia quando si è sotto stress»

É soprattutto questo aspetto ad averne decretato il successo tra gli amanti della salute olistica. 

In pratica

 «Se lo bevi al posto della camomilla prima di dormire, questo cielo blu in tazza ti rilassa profondamente, perché è in grado di influenzare i meccanismi di dopamina e acetilcolina, due neurotrasmettitori essenziali coinvolti nelle maggiori funzioni del sistema nervoso centrale e periferico» suggerisce l’erborista.


Il tè blu depura l’organismo

Nella medicina cinese la pianta viene utilizzata per le sue proprietà antiage, in grado di stimolare la memoria e l’apprendimento, combattere la depressione della menopausa e il calo di libido femminile. Studi di laboratorio hanno messo in evidenza gli effetti antinfiammatori e antiossidanti dovuti all'altissima concentrazione di antociani, le stesse “sostanze della longevità” contenute nei mirtilli. «La tisana poi contiene polifenoli e flavonoidi in grado di abbassare i livelli di trigliceridi e colesterolo e di lavorare sul metabolismo epatico, come testimoniato da uno studio pubblicato sull’International journal of obesity and related metabolic disorder di Londra» aggiunge l’erborista.

In pratica

 Se vuoi puntare sull'aspetto depurativo, utile per rimettersi in forma dopo le feste, sorseggia questa tisana dopo i pasti: abbassa i livelli di zucchero nel sangue e disintossica il fegato. Se assunta tra i pasti, a metà pomeriggio per esempio, tiene a bada la fame nervosa, spesso dovuta a stati di ansia, sbalzi di umore o cali improvvisi di zucchero nel sangue.

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