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La scienza occulta (Rudolf Steiner) estratti

Carissimi lettori ed amici,

Oggi vi presento un artico molto interessante, un estratto della "La scienza occulta di Rudolf Steiner.

La scienza occulta vuole liberare l’indagine scientifica e l’attitudine scientifica (che di solito si limitano ai rapporti e al pro-cessi dei fatti sensibili) da questo loro abituale campo di applicazione, pur conservandone le caratteristiche generali di pensiero.

Essa si propone di trattare di cose non sensibili allo stesso modo con cui la scienza naturale tratta di quelle sensibili. Mentre la scienza naturale si limita, con i suoi metodi e i suoi procedimenti di pensiero, alla sfera sensibile, la scienza occulta considera il lavoro dell’anima intorno al suo substrato naturale come una specie di auto-educazione, e vuole applicare alla sfera non sensibile ciò che da tale auto-educazione risulta. Essa vuole procedere in modo da non trattare dei fenomeni sensibili come tali, ma del contenuto non-sensibile del mondo allo stesso modo, con cui lo scienziato naturalista tratta del contenuto sensibile. Essa conserva del procedimento scientifico l’atteggiamento mentale, cioè proprio quello per cui la conoscenza della natura diventa scientifica.
Perciò essa può definirsi «scienza».
Chi rifletta sul significato della scienza naturale nella vita degli uomini, troverà che esso non può considerarsi esaurito nell'acquisizione di conoscenze naturali.
Infatti, queste conoscenze non potranno mai condurre ad altro che a un’esperienza di ciò che l’anima umana stessa non è.
L’elemento animico non vive in ciò che l’uomo conosce della natura, bensì nel processo del conoscere: l’anima sperimenta se stessa nel proprio applicarsi alla natura.

Egli sa che non è possibile fondare una scienza, senza i procedimenti rigorosi della scienza naturale moderna; ma gli è pure noto che questa severa mentalità scientifica, una volta conquista-ta, può venire serbata dalla forza dell’anima ed applicata ad altri domini.

Egli però non dovrebbe mai dare alla sua esposizione un carattere tale, per cui l’abilità retorica si sostituisca all'efficacia del contenuto stesso.

Questi due pensieri sono: che dietro il mondo visibile vi è un mondo invisibile, un mondo che si nasconde a tutta prima ai sensi e al pensiero legato ad essi; che l’uomo, sviluppando certe facoltà che dormono in lui, può penetrare in questo mondo nasco-sto.

Ma possiamo anche soggiungere: «È possibile sviluppare un altro genere di conoscenza e questo ci introduce nel mondo soprasensibile».

Per una simile asserzione, di fronte a un giudizio spassionato, non può però affacciarsi altro motivo se non quello che all’assertore è sconosciuto l’altro genere di conoscenza.

Non si può negare ad alcuno il diritto di non interessarsi al soprasensibile; ma non potrà esserci mai un buon argomento per cui uno si dichiari competente a giudicare, non solo di ciò ch’egli può sapere, ma anche di tutto ciò che «un uomo» non può sapere.

Se anche può essere giusto, che ognuno debba trovare in sé stesso il modo di penetrare in queste cose, è un fatto che tutti que-gli uomini che vanno abbastanza avanti, pervengono circa queste cose non a risultati diversi, ma a risultati uguali.
La differenza si riscontra solo fino, a che gli uomini si vogliono avvicinare alle più alte verità, non per una via scientifica-mente fondata, ma per altre vie arbitrarie.


La scienza occulta di Rudolf Steiner

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