Carissimi lettori ed amici,
Oggi vi presento una patologia dell'apparato urinario ormai tanto comune e diffusa con le sue rispettive cure erboristiche.
Ovviamente vedremo alcuni rimedi erboristici funzionanti ma come sempre prima di farsi autodiagnosi e cure fai da te è meglio sempre andare da un Medico.
Quando i risultati di una terapia a base di piante medicinali dovessero essere deludenti ricorrere, senza tentennamenti, ai farmaci di sintesi che il medico di fiducia consiglierà.
CALCOLOSI RENALI: Detta anche "litiasi renale" è una malattia caratterizzata dalla presenza di "calcoli" negli organi cavi dell'apparato urinario (bacinetto, calici, ureteri, vescica). Ci sono persone che formano calcoli una sola volta nella loro vita, ma sono casi piuttosto rari. I calcoli sono concrezioni che si formano per precipitazione di sostanze che normalmente sono solubili nei liquidi circolanti negli organi cavi. I calcoli possono essere asportati chirurgicamente, ma l'intervento evidentemente, non ha corretto il disturbo metabolico responsabile della litiasi, bisogna perciò evitare che questi si riformino.
I calcoli renali possono essere di 3 tipi:
• da ossalati
• da urati
• da fosfati
Hanno dimensioni e forme varie, da piccolissimi
come granelli di sabbia (renella), a più grandi come un grano di miglio, o come
un pisello, o più. La forma può essere a corna di cervo, a piramide, a corallo.
Quando si impegnano in un uretere possono dar luogo a coliche dolorosissime.
Possono fuoriuscire, attraverso il meato uretrale, spontaneamente oppure in
seguito a cure idropiniche. Quando è impossibile l'uscita, per la forma o le
dimensioni, si deve ricorrere alla chirurgia classica o alla frantumazione con
tecniche particolari meno invasive. La presenza di calcoli può generare infiammazioni
di vario tipo e, non di rado infezioni.
Proprio per questo motivo quando utilizziamo dei
preparati fitoterapici che hanno la capacità di sciogliere i calcoli, dobbiamo sempre
abbinare un estratto che abbia anche proprietà disinfettanti delle vie
urinarie. I calcoli hanno infatti spesso una struttura irregolare e durante la
loro discesa lungo le vie urinarie, possono creare delle micro lesioni che è
importante che non si infettino.
Solidago virga aurea (Verga d'oro) T.M.: 50 gtt. al mattino in 200 ml d'acqua da ripetere 4
volte a distanza di un'ora. + Rubia tinctorium (Robbia comune) (radici) T.M.:
50 gtt. prima di pranzo e 50 gtt. prima di cena.
Gramigna comune (Agropyrum repens) (rizoma) T.M.: (diuretico-decongestionante) 30 gocce al mattino. + M.G.: Betulla bianca Betula verrucosa (linfa) (diuretico) 50 gocce a mezzodì.
Nei casi di infezione: T. M.: Uva ursina (rami e foglie) (antibatterico urinario) 20
gocce, 3 volte al dì.
Rubia tinctorium T.M. (radici) . La robbia è in grado di sciogliere i calcoli renali di ossalato e di
fosfato di calcio. Inoltre ne inibisce anche la formazione. La robbia veniva
utilizzata per tingere le stoffe di rosso per cui spesso capita che le urine
assumano questa colorazione. Assumere 20-50 gtt. tre volte al giorno.
Tutti i soggetti che presentano calcolosi, qualsiasi sia la natura dei calcoli, presentano delle caratteristiche comuni come ad esempio l'oliguria, cioè l'iperconcentrazione urinaria e l'escrezione esagerata di alcuni elettroliti, soprattutto di calcio. L'oliguria è la scarsa quantità di urina eliminata nelle 24 ore, che di solito deve essere inferiore a 400 ml per un individuo adulto di media corporatura. Tra le cause principali troviamo: un inadeguato apporto di liquidi, insufficienza renale acuta ed altri fenomeni dipendenti da distretti extrarenali. Quindi per combattere l'oliguria non basta consigliare un diuretico per ottenere buoni risultati. Estratti che favoriscono la formazione della bile ed il suo deflusso eliminano l'ostacolo di un fegato congestionato. In questi casi saranno utili:
Rosmarino (Rosmarinus officinalis) (giovani getti) M.G.: favorisce il deflusso della bile. 100 gocce 1 volta
al dì in un grosso bicchiere di acqua minerale.
Tarassaco (Taraxacum) T.M.: 100 gtt. in un grosso bicchiere di acqua minerale.
A volte invece l'oliguria può dipendere da una sindrome iperfollicolinica che consiste in una quantità eccessiva di follicolina o di estrogeni nell'organismo femminile. Questo fenomeno è dovuto o ad una iperproduzione da parte delle ovaie, oppure a somministrazioni dell'ormone a scopo terapeutico. In questo caso ricorreremo a: Rubus idaeus, lampone (giovani getti) M.G.: Regolarizza la secrezione ormonale ovarica e permette di riequilibrare la donna da un punto di vista endocrino. 50 gocce al mattino.
Nel caso di calcolosi renale non dobbiamo
comunque dimenticare l'importanza fondamentale che riveste l'alimentazione
nella formazione dei calcoli. Sicuramente una dieta troppo ricca di zucchero e
di proteine animali, fa aumentare l'emissione di calcio con le urine,
aumentando il rischio di formazione di calcoli.
Ma anche un’alimentazione troppo ricca di
alimenti che contengono acido ossalico come i pomodori, favorisce la litiasi.
BETULLA VERRUCOSA Betulla bianca (Azione del macerato glicerico)
Il gemmoterapico si ottiene per macerazione delle
gemme di betulla. La linfa di betulla viene estratta in primavera, praticando
dei fori, nella corteccia delle betulle. La linfa viene raccolta e
diluita in proporzione di 1:10 (1DH) in una soluzione idroetanolglicerica.
La Betulla Verrucosa agisce stimolando la maggior
parte degli organi e dei metabolismi ed i macrofagi. Abbassa il colesterolo e
l'acido urico presente nel sangue. Ha una forte azione diuretica e dopo 2-3
mesi di cura continua, si assiste ad una diminuzione del 50% del tasso di
uricemia. Agisce sulla fase di crescita o di rigenerazione di un organo, in
particolar modo sulla formazione del tessuto osseo. Le diverse parti della
pianta hanno funzioni differenti sull'organismo.
Le gemme:
agiscono sul catarro e le mucose e nei casi di rinite. Ottime nel caso di
reumatismo con origine dismetabolica. L'estratto delle gemme è consigliabile in
tutti i casi di rachitismo giovanile, nella prevenzione della carie dentaria e
nelle carenze di minerali. Inoltre è utile in tutti i casi di ingorgo linfatico
ed infiammazione delle tonsille.
La linfa: è
un ottimo rimedio nel caso di litiasi renale, cistite cronica, artrosi e
reumatismo cronico degenerativo, reumatismo articolare con tendenza alla
calcificazione. Utile in tutti i casi di uricemia e colesterolemia. È ritenuta
un ottimo drenante ad azione depurativa ed escretiva aumentando del 37% la
velocità con la quale il sangue elimina gran parte dei cataboliti acidi,
prevenendo eventuali forme di flogosi nefrourinaria. Consigliabile in tutti i
casi di cellulite. Per uso interno è utile nel caso di pelli anaelastiche
facilmente soggette a smagliature e ad inestetismi. Rimedio coadiuvante nella
cura delle dermatosi e delle dermatiti. Il suo uso locale e generale è
consigliabile in presenza di calvizie precoce.
Nomenclatura
T.M.:
Tintura Madre
M.G.:
Macerato Glicerico
gtt: goccie
O. E. P.: olii essenziali puri
Associazioni
Carie dentaria: Betulla (gemme) + Abies Pectinata (abete bianco)
Ingorgo linfatico: Betulla (gemme) + Juglans regia (noce)
Iperuricemia, gotta e obesità: Betulla (linfa) + Fagus Selvatica (faggio)
Litiasi renale: Betulla (linfa) + Juniperus communis (ginepro)
Posologia: 30-70 gtt. 2-3 volte al giorno.
MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO 10 agosto 2018 Disciplina dell'impiego negli integratori alimentari di sostanze e preparati vegetali.
MdS erbe officinali (ministero della salute)
Le informazioni contenute in questo articolo sono solo a scopo educativo e informativo e non sono intese come consigli sanitari o medici. Consulta sempre un medico o un altro operatore sanitario qualificato per qualsiasi domanda tu possa avere su una condizione medica o obiettivi di salute.
0 Commenti