Introduzione
Benvenuti
al Percorso Alkemico Magico terzo livello
Se sei qui vuol dire che hai già seguito i primi due corsi e sono felice di ritrovarti. Andremo avanti con il programma, anche questo è lungo, tutto quello che dovresti aver appreso nei primi due livelli verrà considerato come tale, se avete qualche dubbio potete sempre andare riguardarli.
L’essere
giunto fin qui non significa che quello appreso in precedenza non sia più vero
o buono, ma solo una evoluzione che rispecchia l’evoluzione della tua persona.
Tutto l’appreso in precedenza è la base, sono le fondamenta su cui adesso
costruiremo la nostra casa. Non dimenticare nulla del precedente, fa sì che le
tue fondamenta siano sempre solide.
Bene,
adesso ci inoltreremo più in profondità nel percorso con l’ultimo simbolo, il
simbolo master, le iniziazioni e tanto altro.
Capitolo1: I Cinque elementi
I Quattro
Elementi – Fuoco, Terra,
Aria, Acqua – altro non sono che la forma della materia creata,
compongono un circolo dal quale dipende la sopravvivenza della specie umana e
non solo. Il loro perfetto equilibrio e la loro unione portano alla creazione
del quinto elemento, definito Quinta Essenza o Etere: parte
immateriale del cosmo, eterna, immutabile, trasparente.
Lo Spirito: la quinta essenza
Il quinto elemento, quello dello
Spirito, chiamato anche Akasha o Etere, è “L’elemento dello
Spirito-Dio-Universo” Lo Spirito è un ponte tra il fisico e lo spirituale. Nei
modelli cosmologici, lo spirito è la materia transitoria tra il regno fisico e
il regno celeste: all’interno del microcosmo, lo spirito è il ponte tra corpo e
anima “. La Quinta Essenza è il segreto alchemico per eccellenza ed una
volta compreso ogni porta potrà essere aperta. La Quinta Essenza è in grado
di strutturare ogni forma essendo priva di spazio e priva di tempo. Non sarai
in grado di carpire il segreto della Quinta Essenza sino a quando non avrai
appreso il mistero del vuoto.
L’Etere è un mare che contiene tutta la
memoria del TUTTO del multiverso.
La Quinta Essenza è dunque il Vuoto che
riempie ogni cosa.
Per capirla, per comprenderla e per
usarla dobbiamo prima di tutto creare il vuoto in noi stessi. Per farlo dobbiamo
necessariamente liberarci dalla falsa pienezza che ci è stata imposta per
impedirci di essere quello che potremmo. Le inutili sovrastrutture sociali
morali e religiose che nei millenni l’uomo ha ereditato, gli impediscano di
essere il padrone nella sua casa in quanto la mente ha dovuto occupare quel
posto ed adesso non vuole più cedere le chiavi del palazzo al legittimo
proprietario (sempre che questo si renda conto di esserlo). Quello che
difficilmente si comprende è che spegnendo la mente possiamo creare il vuoto e
cogliere la vera pienezza che il multiverso è in grado di offrirci.
Ecco il dono della Quinta Essenza,
manifestazione del vuoto, ed ecco la vera chiave!
Crea il Vuoto e potrai generale anche
materialmente il mondo!
“Lascia cadere il secchio, cosi che l’acqua sfugga via, e con essa la luna. Solo questo ti permetterà di alzare lo sguardo e vedere la vera luna nel cielo; ma prima devi avere conosciuto il sapore del vuoto, devi lasciar cadere il secchio della tua mente, dei tuoi pensieri: non più acqua, né luna. Il vuoto nelle mani” Jung.
L’esperienza dei quattro elementi – terra, acqua, aria, fuoco – è
immediata: stringiamo tra le mani un minerale o un metallo, percepiremo tutta
la densità materiale dell’elemento Terra. L’Acqua invece scivola tra le mani e
non può essere trattenuta. L’Aria è inafferrabile: invano cercheremmo di
racchiuderla tra le mani.
Il Fuoco non solo non si lascia trattenere, ma brucia la mano che si avvicina
alla fiamma: esso arde ogni sostanza materiale e la trasforma in calore e luce.
Il Fuoco è l’elemento più nobile che appare in natura ed è l’elemento di
passaggio ai mondi superiori: la materia che entra in contatto col fuoco viene
immediatamente arsa e trasformata in luce.
Il Fuoco brucia la materia e la trasforma in luce. L’asceta con la concentrazione
della mente, con l’esercizio ferreo della volontà accende il fuoco interiore,
che lo conduce alla illuminazione e alla visione dei mondi superiori.
Al di là del Fuoco c’è il quinto elemento: l’Etere, sostanza dei corpi
celesti che si muovono nel cerchio dell’eterno ritorno.
La Terra segue la direzione della gravità: come il masso che rotola a
valle.
L’Acqua ugualmente segue una direzione discendente: dal cielo alla terra, dalle
sorgenti al mare. L’Aria si espande, libera dalla gravità.
Il Fuoco tende verso l’alto, è una forza che sale e non può essere piegata.
L’Etere invece vive nell'eterna circolazione. Le forze cosmiche che si liberano
nella alternanza del giorno e della notte, nel ciclo del mese, nel ritmo delle
stagioni, in tutti ciò che ritorna circolarmente su sé stesso sono forze
eteriche.
E' inteso che non si può accedere al terzo livello senza aver conseguito il secondo Livello, non c'è un tempo minimo che deve trascorrere tra un livello e l'altro ma il lavoro da compiere su se stessi è tanto e tanto c'è da imparare. Come dicono i grandi maestri: "Seguite il vostro sentire".
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