Che cosa è l'aromaterapia

L’aromaterapia consiste nello studio e nell'applicazione del potenziale terapeutico insito negli oli essenziali naturali ricavati dalle piante. La moderna aromaterapia riconosce come fondatore il francese René-Maurice Gattefossé (1881-1950), il quale coniò tale termine nel 1928 usandolo successivamente come titolo di un suo libro pubblicato nel 1937. L’essenza aromatica è un derivato di un’unica pianta, unico genere e specie; si possono comunque miscelare più essenze insieme così da ottenere un aroma personalizzato. Le piante essenzifere producono oli essenziali un po’ dappertutto nel loro organismo: tuttavia, secondo il tipo di pianta, l’aroma si concentra nella radice, oppure nel fusto, nelle foglie, nei fiori o nei frutti. Più la pianta rimane esposta al sole, più produce olio essenziale, quindi nei Paesi mediterranei e nelle zone molto soleggiate troviamo numerose piante spontanee produttrici di essenze aromatiche. L’olio essenziale rappresenta per la pianta una sostanza difensiva contro parassiti, insetti, muffe; inoltre svolge funzioni cicatrizzanti e rigenerative nei casi in cui venga intaccato il fusto. L’aroma è anche di aiuto per la riproduzione della pianta, poiché attira gli insetti per l’impollinazione; infine le piante comunicano tra di loro attraverso la diffusione degli oli essenziali. Questi ultimi si rivolgono all’organismo umano nella sua totalità e sono in grado di produrre effetti sui piani fisico, emotivo e mentale. I profumi agiscono sull’ipotalamo e sull’ipofisi, innescando reazioni a cascata sul sistema ormonale e offrendo quindi possibilità terapeutiche di vario tipo. Gli oli essenziali vengono classificati secondo l’impressione olfattiva che ciascuno di essi suscita. Nel XIX secolo uno studioso inglese, George William Septimus Piesse, elaborò tre categorie, chiamate “note”, nelle quali suddividere le essenze aromatiche. Ancora oggi ci si basa su questa triplice ripartizione, ma si tende ad ampliarla fino a cinque livelli mediante l’inserimento di due note intermedie.
1. Nota di testa. Si riferisce agli oli ricavati dai frutti o dalle bucce, specialmente nel caso degli agrumi. La nota di testa è caratterizzata da una vibrazione che sale verso l’alto, stimolando il piano mentale: ha un effetto dinamizzante e rinfrescante, particolarmente adatto alle attività intellettuali. Questi oli evaporano molto rapidamente (in circa 2 ore) e si distinguono per una frequenza rapida, dinamica. La nota di testa è tipica di Arancio, Limone e Mandarino, ma anche di altre essenze non ricavate dagli agrumi.
2. Nota di cuore. Riguarda gli oli che si ottengono dal fusto, dalle foglie e dalle parti aeree della pianta, come fiori e petali. Le essenze di cuore sono intense e sensuali, tendono a riequilibrare le energie fisiche e psichiche e agiscono sull’affettività. Possiedono una vibrazione intermedia ed evaporano con tempi intermedi (in circa 4 ore). Esempi sono Lavanda, Neroli e Rosa.
3. Nota di base. È caratteristica degli oli ricavati dalla corteccia e dalle radici. La nota di base si presenta come calda, lenta e pesante; ha una carica vibrazionale bassa, evapora in tempi lunghi e ci collega alla Terra esplicando un’azione stabilizzante, rilassante e sedativa. L’aroma di base può durare anche 12 ore se si tratta di un olio di buona qualità. Tra questi abbiamo ad esempio Sandalo, Patchouli, Vetiver.
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