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COME ELIMINARE LE CATTIVE ABITUDINI

Carissimi lettori ed Amici,

Come in ogni contesto di Life Coaching che stiamo esaminando, non ci sono che piccole spiegazioni e tante domande. Il trovare queste risposte è il nostro compito, scoprire noi stessi per poi migliorarci e amarci per quello che siamo è il fine ultimo. Come si è già detto in diversi articoli: 

“Una domanda al momento giusto può cambiare la tua vita o almeno la visione che hai di essa”. 

Quindi continuiamo la serie di articoli di Life Coaching sempre con lo stesso schema.

Ultima nota dolente: nessuno può ingannare sé stessi, può credere di farlo, ma se non ci si accetta e si è onesti con sé stessi non funzionerà niente di tutto quello che stiamo facendo.

Questo è il luogo sicuro in cui puoi mostrare il tuo Vero te stesso senza ricevere critiche o suggerimenti, solo domande al momento giusto.


Per interrompere una cattiva abitudine e crearne una nuova, le neuroscienze dicono che basta un semplice cambiamento: non cercare di interrompere una cattiva abitudine. Piuttosto, arrenditi... e poi pensa a come ti senti riguardo a ciò che hai fatto.

Sebbene pensiamo di prendere molte decisioni durante il giorno, non ne prendiamo così tante come pensiamo. Uno studio pubblicato su Society for Personality and Social Psychology dimostra che circa il 40% delle cose che facciamo non si basa su decisioni ma sono abitudini che possono rilevarsi sane come distruttive.

In sostanza, le cattive abitudini non hanno senso. Dovremmo essere abbastanza intelligenti da abbracciare solo abitudini positive, ebbene non è poi così facile. Il comune buon senso può darci delle direttive e degli esempi ma questi non sono sempre giusti per tutti e per tutto. L’omologazione dei comportamenti del pensiero è un’altra struttura molto pericolosa da assecondare.

"Troviamo modelli di comportamento che ci permettono di raggiungere i nostri obiettivi". "Ripetiamo ciò che funziona e, quando le azioni vengono ripetute in un contesto stabile, formiamo associazioni tra segnali e risposta". Dr. Wendy Wood

Allora perché creiamo abitudini che non ci aiutano nel nostro vivere sereni e felici?

Perché il modo in cui cervello risponde a situazioni e comportamenti spesso ci fa sbagliare?

A quanto pare tutto si riduce all’anatomia del nostro cervello e alla ricerca del piacere, sembra che sia una cosa ormai assodata o superata eppure la neuroscienza lo spiega così:

Quando la nostra mente intenzionale è attiva, agiamo in modi che raggiungono il risultato desiderato – e in genere siamo consapevoli delle nostre intenzioni. Tuttavia, quando la mente abitudinaria è attiva, le nostre abitudini funzionano in gran parte al di fuori della consapevolezza. Non riusciamo ad articolare facilmente come mettiamo in atto le nostre abitudini o perché le mettiamo in atto.

Le nostre menti non sempre si integrano nel modo migliore possibile.

La corteccia orbitofrontale, la regione del cervello responsabile delle emozioni e della ricompensa nel processo decisionale e la corteccia prefrontale, la regione del cervello responsabile della pianificazione, del processo decisionale e del supporto ai comportamenti orientati agli obiettivi, sono sempre in contrasto e molte volte vince la nostra corteccia orbitofrontale, semplicemente perché è la più forte.

"Le abitudini ci permettono di concentrarci su altre cose. La forza di volontà è una risorsa limitata e, quando si esaurisce, si ricade nelle abitudini". Wendy Wood

COME SI INTERROMPE QUESTO CICLO?

La risposta è semplice, ma come tante volte ci è capitato, la difficoltà sta proprio nella sua semplicità: devi sforzarti di pensare, non prima di seguire le tue cattive abitudini, ma durante il loro svolgimento.

La prima chiave di volta è riflettere sui reali benefici derivanti da un'abitudine. Il secondo punto chiave è ripetere il processo, perché un periodo di riflessione e introspezione non sarà sufficiente. Con il tempo, e Riflettendoci ripetutamente, quelle due voci parleranno “la stessa lingua”; la benefica e autentica via da seguire.

La corteccia prefrontale condividerà tutti i benefici a lungo termine derivanti dal perseverare. La corteccia orbitofrontale interverrà con le ragioni per cui perseverare mi farà sentire meglio sul momento. Ed è così che si rompe l'abitudine. 

ESERCIZIO

Trovare una cattiva abitudine da eliminare

La prossima volta che ti viene voglia, non combatterla. Non considerare i pro e i contro in anticipo; considerali mentre fai quello che vorresti non fare.

Ma non farlo senza pensarci. Valuta, sul momento, come ti senti riguardo a quello che stai facendo.

Senti di trarne qualche beneficio?

Ti sembra più appagante, gratificante o appagante di qualsiasi cosa tu "dovresti" fare?

In quei momenti, considera cosa stai guadagnando da questa esperienza. Probabilmente non molto.

Ripetilo un numero sufficiente di volte – rifletti, sul momento, sulle sensazioni e sui benefici reali che derivano da un'abitudine – e col tempo inizierai a fare una scelta diversa.

Perché col tempo, le tue intenzioni e le tue abitudini non si contrasteranno. Lavoreranno insieme. Il che ti permetterà di eliminare una cattiva abitudine e sostituirla con una positiva.

 

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