Carissimi lettori ed amici,
Oggi vi presento la seconda parte dell'articolo sulle erbe sacre dello sciamanesimo, anche questo articolo molto interessante ha un suo perché. Scopritelo voi.
Lo sciamanesimo è la più antica forma di guarigione, che mette in equilibrio anima e corpo nella sua forma più profonda di connessione con il cosmo.
Il Cachimbo è
la famosa pipa della pace (o Calumet
della Pace) usata per fumare il Tabacco, una bellissima pianta con
fiori profumati, ritenuta sacra per le popolazioni native del Nord e del Sud
America. La Pipa era sacra e rispettata, solo il fatto di accenderla metteva in
contatto con gli spiriti degli antenati, con Madre Terra e con tutto
l’Universo. Viene utilizzata per celebrare i rituali più importanti della
comunità, per consacrarli e mai per semplice piacere.
Il Rapè è
una miscela in polvere di Tabacco sacro e altre erbe e piante medicinali.
Va soffiato nelle narici e agisce direttamente sulla ghiandola pineale. A
livello del corpo fisico ripulisce l’apparato respiratorio e depura le cavità
nasali dall’inquinamento atmosferico. È quindi utile in caso di sinusiti,
riniti, congestione. È adatto in caso di cefalee e per rilassare la mente dopo
una lunga giornata di lavoro mentale. Infatti rilassa e calma il pensiero,
liberando il silenzio interiore. A livello energetico va ad equilibrare le
energie maschili e femminili donando una sensazione di armonia e serenità.
Il San Pedro è
un cactus che cresce ad alta quota ed è usato da differenti gruppi del Perù e
della Bolivia. Rappresenta lo Spirito maschile delle Montagne. I suoi effetti
sul corpo e sulla psiche sono molteplici: purifica, armonizza, illumina,
porta amore, armonia e luce. Acutizza il sentire, rendendo le persone che lo
utilizzano più consapevoli e percettive: suoni, odori, sapori vengono
accentuati. Permette così di essere più connessi alla vastità dell’Universo e
di vedere la vita con una diversa prospettiva. Aiuta a capire chi sei e qual è
il tuo scopo nella vita. Questa particolare bevanda ha permesso di curare
varie malattie fisiche, così come problemi emozionali e psicologici.
Kambò è una rana originaria
dell’Amazzonia. Per estensione ci si riferisce anche alla sostanza prelevata
dalla sua pelle e alla medicina che con essa viene creata. In realtà si
tratta di un veleno, quindi chi lo utilizza, di fatto, viene avvelenato. Il
Kambò è il più forte antibiotico e anestetico naturale finora conosciuto
nel mondo ed è anche il più forte medicinale naturale per potenziare il sistema
immunitario. Per questo viene considerato un vero e proprio vaccino. Previene
l’insorgere di disturbi patologici e incrementa notevolmente la resistenza alla
fatica e la concentrazione. È utile non solo per persone malate, ma anche per
quelle sane. L’effetto immediato per chi lo utilizza è quello di una profonda
pulizia fisica (vomito, muco, feci) ed emozionale. Non rimuove però
l’origine dei blocchi emotivi provenienti da esperienze traumatiche, la radice
del problema rimane. Per rimuovere i blocchi emotivi profondi c’è un’altra
Medicina Sacra usata dagli abitanti del Gabon: la Tabernanthe Iboga. Il Kambò
non è un’erba o pianta medicinale ma il veleno di una rana.
Il mirtillo, una pianta molto comune dotata di bacche
bluastre, è ricco di vitamina C ed è spesso adoperato per il su potere
antidiarroico e astringente. È un ottimo antiossidante, abbassa il colesterolo
e normalizza la pressione. Il succo ricavato dalle sue bacche può essere
adoperato per combattere le infezioni del tratto urinario. Le antocianine in
esso contenuto gli permettono di essere annoverano tra i cibi antitumorali.
L’iperico, conosciuto anche come erba di San Giovanni,
è una pianta adoperata da secoli per curare diversi disturbi, tra cui ad
esempio le ustioni, le ferite e vari tipi di malattie della pelle. Aiuta a
stimolare il sistema immunitario, ha un’azione battericida e fungicida e
contribuisce a migliorare problematiche come mal di testa, bronchiti e
raffreddori. Può essere assunto sotto forma di infuso.
La piantaggine
è tra le erbe antiche che favoriscono l’energia positiva. Allontana stress ed emicrania ed è tra le migliori piante sciamaniche
capaci di riequilibrare mente e corpo. Ha proprietà espettoranti che la rendono
utile in caso di raffreddori e influenza, ma agisce anche come
antinfiammatorio, contro la costipazione e come emolliente dell’intestino.
Uso Magico Sciamanico: Questa è la pianta della Terra dei Morti. I
suoi usi sciamanici sono molteplici. In primo luogo, si può arrivare a godere
di una certa quantità di invisibilità, per un breve periodo di tempo. In
secondo luogo, essa può essere utilizzata per parlare con gli antenati, o per
ritrovare la strada del ritorno.
Menta romana o erba di San Pietro
Dal piacevole e forte profumo, questa pianta ha il pregio
di combattere i disturbi dell’apparato digerente. Assunta a digiuno, al
mattino, porta notevoli benefici in caso di dolori alla testa. Agisce anche in
caso di palpitazioni e nervosismo. Combatte raffreddori e influenza e
funge da repellente. Non è adatta durante la gravidanza.
Valeriana
Varie volte ci siamo trovati a parlare della valeriana e
del suo potere, capace di placare mente e corpo. È un sedativo naturale, che
regola il sistema nervoso, calma l’ansia, l’angoscia, le coliche intestinali, e
abbassa la pressione sanguigna. La valeriana può inoltre essere adoperata per realizzare un infuso contro
la nevralgia, aggiungendola alla scorza e fiori di arancio.
Artemisia (Artemisia vulgaris)
Uso Magico Sciamanico: Un cuscino farcito con artemisia
produrrà sogni profetici. L’artemisia è bruciata durante i rituali di
divinazione, e un infuso di artemisia e miele è bevuto prima di ogni
divinazione. L’infuso viene utilizzato anche per lavare le sfere di cristallo e
gli specchi magici, e le foglie di artemisia sono collocate intorno alla base
della sfera, o sotto di essa, per aiutare le guarigioni psichiche.
Bruciare l’artemisia produce un effetto di purificazione, molto importante, sia
per il corpo che per il proprio spazio sacro. Spesso, perciò, viene prodotta
sotto forma di incenso.
Crescione (Nasturtium officinale)
Uso Magico Sciamanico: Questa è la pianta della Terra
dell’Acqua, del Ghiaccio e delle nebbie. È uno dei due mondi primordiali. Se si
posiziona sotto la lingua, si noterà che è piccante, e che brucia un po’. Si
può respirare attraverso questa pianta, vedere il respiro uscire come nebbia.
Bisogna continuare a respirare, lavorando con lo spirito della pianta, fino a
quando la realtà comincia a sfocare un po’. Questo non accadrà perché il
crescione è psicoattivo, ma solo grazie al lavoro dello spirito evocato dalla
pianta. Permette di individuare il problema che deve essere cambiato, come se
fosse un oggetto solido. Si può immaginare di allungare la mano e toccarlo. Se
le dita scivolano fuori di esso, allora, non può essere modificato. Altrimenti,
sarà possibile eseguire questa operazione e allontanarlo da sé. Il lavoro col
respiro diventerà più lungo e comporterà più tempo, quando l’oggetto non potrà
essere manipolato. A volte potrebbe non cambiare nulla, ma, altre volte, le
cose potrebbero cominciare a cambiare. Se tre tentativi falliscono, tuttavia, è
opportuno rinunciare.
Viperina Azzurra (Echium vulgare)
Uso Magico Sciamanico: Questa è la pianta della Terra dei
Giganti e dei Troll. È una terra di grandi montagne, grandi tempeste, grandi
bestie, e grandi cacciatori, e questa è l’erba che dà la caccia alla malattia.
Per utilizzarla, bisogna energizzare le radici con un incantesimo, meglio se
con una melodia di sottofondo. La musica dà lode e ringraziamento a questa
pianta per la sua grande abilità di caccia. Poi si mangia l’erba, così com’è o
nel tè, e aspettare che agisca.
Sciamanesimo: i numerosi benefici delle Piante Sacre (parte 1)
Sciamanesimo: i numerosi benefici delle Piante Sacre (Parte 3)
Le informazioni contenute in questo articolo sono solo a scopo educativo e informativo e non sono intese come consigli sanitari o medici. Consulta sempre un medico o un altro operatore sanitario qualificato per qualsiasi domanda tu possa avere su una condizione medica o obiettivi di salute.
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